Come nasce questo blog
Non si può morire di lavoro per cinque euro l’ora, ma nemmeno per venti. Questo è il primo pensiero che ci è passato per la mente dopo il crollo del palco di Trieste. Non si può morire al lavoro perchè chi intraprende lo show business va di fretta e a risparmio su materiali e personale. Non si può far finta che il nostro lavoro non esista.
Il settore dello spettacolo live smuove enormi capitali e si dota di manovalanza a basso costo per la realizzazione di enormi strutture temporanee, muovendosi al limite del sommerso ed aggirando continuamente le poche ed inadeguate regole esistenti.
Sta a noi lavoratori adesso organizzare il dibattito sulle condizioni di lavoro, compattare le nostre posizioni e i conseguenti comportamenti, trovare il modo di avere forza contrattuale e voce in capitolo nella futura elaborazione di un contratto collettivo nazionale di categoria, che tenga conto della realtà e non sia elaborato solo da burocrati ed opportunisti.